"David Gilmour Strega Roma: Una Serata di Musica e Magia"

Pubblicato il 28 settembre 2024 alle ore 16:39

David Gilmour ha inaugurato il suo tour mondiale "Luck And Strange" con un concerto memorabile al Circo Massimo di Roma, eseguendo una selezione di brani intramontabili dei Pink Floyd.

 

Questo evento segna l'inizio di una serie di esibizioni che promettono di entusiasmare i fan di tutto il mondo, offrendo una nuova interpretazione del repertorio classico della band. Il setlist, ricco delle melodie psichedeliche e dei testi profondi che hanno reso celebri i Pink Floyd, è stato un omaggio alla storica eredità musicale del gruppo, presentato con l'unicità e la maestria che caratterizzano le performance di Gilmour.


La magica atmosfera di Roma è stata ulteriormente illuminata dalla performance inaugurale del tour mondiale di David Gilmour, tenutasi nel leggendario Circo Massimo. La serata è stata un trionfo di musica e luci, con un repertorio che ha omaggiato i Pink Floyd, lasciando il pubblico in visibile estasi.

A 78 anni, il frontman dei Pink Floyd ha dimostrato una vitalità invidiabile, inaugurando il suo tour globale in supporto al suo ultimo successo discografico, "Luck And Strange", che ha raggiunto la vetta delle classifiche. Questo concerto segna il ritorno di Gilmour sul palco dopo un'interruzione di otto anni, se si escludono due esibizioni preliminari a Brighton il fine settimana precedente. La capitale italiana ospiterà altre cinque date del suo tour, prima del trasferimento a Londra per sei serate alla Royal Albert Hall all'inizio di ottobre, seguite da sette appuntamenti negli Stati Uniti.


L'eco delle acclamazioni "Ti amiamo David" si propagava incessantemente attraverso le antiche mura che un tempo risuonavano al rombo delle bighe romane, mentre le note fluide e distintive della chitarra di David Gilmour davano vita allo strumentale 5 AM (tratto da Rattle That Lock del 2015), seguito dal vibrante Black Cat e dal pezzo principale dell'ultimo album. Poi, con i toni inconfondibili di Breathe, tratto da The Dark Side Of The Moon, iniziava un susseguirsi di brani dei Floyd che incantavano i 18.000 presenti. Veniva poi il momento di Time, con i suoi iconici ticchettii di orologi che facevano da colonna sonora al film proiettato sullo schermo circolare alle spalle del palco, e poi l'energica Fat Old Sun di Atom Heart Mother, Marooned e Wish You Were Here, che univano la folla in un coro unico e commovente.


David Gilmour ha introdotto al pubblico la sua formazione musicale rinnovata durante le esibizioni dal vivo. Questa band include il rinomato bassista Guy Pratt, il virtuoso tastierista Greg Phillinganes, e si arricchisce di talenti emergenti come il chitarrista Ben Worsley e il batterista elegante Adam Betts, noto per il suo passato con i Three Trapped Tigers, gruppo di spicco nel panorama della musica progressive. A completare il gruppo, il poliedrico secondo tastierista Rob Gentry. Questa eclettica combinazione di artisti ha dato vita a un suono fresco e innovativo, mantenendo al contempo l'eredità musicale di Gilmour.

In questa serata memorabile, è il collettivo di talentuosi musicisti, uniti alla maestria produttiva di Charlie Andrews dei Luck And Strange, a donare a Gilmour una rinata vena creativa. Visibilmente euforico, l'artista domina il palcoscenico, introducendo con visibile fierezza sua figlia Romany per un'affascinante interpretazione di "Between Two Points" dei Montgolifer Brothers. La performance si conclude con "High Hopes", l'ultima perla dei Pink Floyd, che segna il termine della prima parte dello spettacolo.

La serata si è aperta con una versione memorabile di "Sorrow", che ha segnato l'inizio del secondo atto del concerto. David Gilmour ha preso il comando con soli ardenti, illuminando la scena mentre "A Great Day For Freedom" echeggiava, sottolineando i momenti più significativi della sua carriera. Recentemente, Gilmour ha spiegato le ragioni dell'assenza di alcuni classici del repertorio, scegliendo di concentrarsi sulle composizioni a lui più care. Nel corso di "In Any Tongue", Ben Worsley ha tenuto testa a Gilmour, intrecciando voci e chitarre in un duello musicale mozzafiato, una scelta inaspettata dal suo album "Rattle That Lock", che non ha mai risuonato così bene come in questa occasione.

Il ritmo si è fatto più intimo quando le coriste di Gilmour, le incantevoli Webb Sisters - Charley e Hattie - insieme a Louise Marshall e Romany, hanno reinterpretato "The Great Gig In The Sky" in maniera sublime. Gilmour, alla lap steel, e Pratt, al contrabbasso, hanno creato una versione talmente unica da stimolare la riflessione, pur mantenendo un profondo rispetto per l'originale, portando il pubblico a muoversi all'unisono con la melodia avvolgente. Infine, "A Boat Lies Waiting" ha toccato il cuore di tutti, rendendo un tributo commovente all'amico e collega scomparso di Gilmour, il tastierista dei Pink Floyd, Rick Wright.

 

Anche se Gilmour ha commesso un errore nell'introduzione di "Coming Back To Life", ha risposto con una risata, senza interrompere l'energia del gruppo che cresceva di nuovo. La canzone "Dark And Velvet Nights", con le sue immagini visivamente potenti, ha riscaldato ulteriormente l'atmosfera, mentre la grandiosità dell'indimenticabile "Luck And Strange, Scattered" ha concluso la seconda parte del concerto su una nota estremamente positiva.


Quando la band è tornata sul palco per l'encore, il pubblico si è fiondato verso il proscenio, superando gli sforzi quasi comici dei malcapitati addetti alla sicurezza che cercavano di contenere l'entusiasmo collettivo. Mentre le prime note di "Comfortably Numb" vibravano nell'aria, miriadi di laser danzavano sotto il firmamento, e i fan cantavano con un fervore che sembrava vitale, mentre la band irradiava un'ebbrezza contagiosa. David Gilmour, immerso nel suo habitat naturale, liberava l'energia di quegli iconici assoli di chitarra con una vitalità e un ardore che sfidavano il tempo, confermando la sua maestria musicale.

Il delirio si è impadronito della folla capitolina, in linea con le aspettative. E presto, anche la Royal Albert Hall sperimentarà l'impeto di questo fenomeno.

 

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