INDIE STORM INTERVISTE:
NAGUAL
Benvenuti nel futuro della musica con INDIE STORM, il palcoscenico che illumina i talenti emergenti del panorama indipendente.
Il nono appuntamento si apre con i NAGUAL, che ci propongono il loro album "AND ONCE THE STORM IS OVER".
L'intervista è condotta da Arianna Rebel alla quale gli artisti rivelano le loro ispirazioni e ambizioni.
Un'esperienza esclusiva per scoprire il cuore pulsante della scena musicale indipendente e scoprire i suoni che definiranno le prossime tendenze.
Per informazioni scrivete a info@thunderrock.it.
Intervista scritta a cura di Arianna Rebel
1. Come è nata la vostraband ed quali sono le vostre influenze musicali?
[Luca Sabia] Qualche anno dopo lo scioglimento della mia ex band professionale "Art and Illusion", ho sentito
il bisogno di tornare alla musica e, spinto da alcuni buoni amici, ho deciso di mettere su una nuova band con il
solo intento di divertirmi e suonare la musica che mi piaceva. Era la primavera del 2006. Sono sempre stato
così fortunato da lavorare con musicisti di grande talento; quindi, il quartetto originale è diventato una cover
band molto rinomata, in tournée nella nostra zona nel nord-ovest dell'Italia.
Gradualmente è diventato importante per me ricominciare a scrivere nuova musica, e così è successo: molte
idee hanno iniziato a fluire naturalmente e, con l'aiuto dei miei "compagni di avventure", abbiamo iniziato a
costruire un nostro repertorio di brani originali fino a quando, nel 2017, abbiamo co-prodotto il nostro primo
album. Ci sono stati molti cambiamenti nella formazione nel corso degli anni e ogni musicista ha contribuito
all'evoluzione della band in un ensemble di rock classico, in continua evoluzione, traendo ispirazione dal
nostro amalgama di influenze musicali diverse. Penso che sia questo a renderla speciale: siamo sempre
entusiasti di ciò che verrà...
[Claudio Bianchi] La formazione attuale che è attiva dal 2022 e che è composta da: Luca Sabia (Voce e Chitarra), Davide Belfiglio (Chitarra), Giulio Armanetti (Basso), Claudio Bianchi (Batteria), G. Fabrizio Defacqz (Tastiere e Voce) e Sara Battisteri (Voce). Proponiamo brani originali tratti dalla nostra discografia e all’occorrenza cover rock anni 70/80/90. Le nostre influenze principali sono: Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake (periodo 78/93), Soundgarden, Temple of the Dog, Alice in Chains e in genere il Rock/Blues/Progressive degli anni 70 e il Grunge degli anni 90.
2. Qual è il significato dietro il nome della vostra band?
[Luca Sabia] "Un Nagual, secondo la mitologia azteca, era uno spirito totemico; ogni dio e ogni essere umano aveva un Nagual, come Huitzilopochtli/colibrì e Quetzalcoatl/serpente piumato. Nagual è anche un termine usato nei libri di Carlos Castaneda, per descrivere una persona che è capace di guidare gli altri verso nuove aree della percezione. Il Nagual è il benefattore degli apprendisti, una sorta di guida verso la libertà totale. Il Nagual (secondo Castaneda) è in contrapposizione al Tonal, inteso come tutto ciò che può essere esplicato e compreso dalla ragione, il Nagual è una realtà che trascende la comprensione puramente intellettuale e di cui si può solo essere testimoni, è tutto ciò che si trova al di fuori del dominio della parola, del concetto, è lo Spirito inesplicabile di cui si può solo fare esperienza diretta.
Da Il dono dell'Aquila di Carlos Castaneda: "Gli esseri umani hanno due lati. Il lato destro (Tonal) abbraccia
tutto ciò che l'intelletto è in grado di concepire. Il sinistro (Nagual) è il dominio dell'indescrivibile, un dominio impossibile da rendere a parole. Il lato sinistro è forse compreso, se è comprensione ciò che si verifica, con la totalità del corpo; da ciò deriva la sua resistenza alle concettualizzazioni".
3. Come nasce una vostra canzone?
[Luca Sabia] In teoria non esiste un metodo... può capitare che io arrivi in sala con un brano quasi del tutto formato ma normalmente il processo creativo principale nasce ed evolve in sala prove con il contributo di tutti partendo da una idea del singolo. A volte si parte da una semplice improvvisazione, registriamo tutte le idee che vengono fuori e poi le rielaboriamo... Tendiamo ad arrivare in studio di registrazione con una struttura del pezzo abbastanza definita ma l’arrangiamento in fase di produzione è spesso fondamentale. La genesi dei testi è un po’ più sofferta... normalmente li scrivo sempre per ultimi anche se in linea di massima ho già in mente la linea melodica del cantato.
4. Come decidete quali canzoni includere in un album?
[G. Fabrizio Defacqz] Abbiamo tantissimo materiale da parte. La scelta relativa a cosa finisce poi sull’album è semplicemente basata all’entusiasmo di comunicare... difficilmente accantoniamo un brano anche se siamo molto selettivi... a parte il primo disco che era lunghissimo perché era un insieme di tanti anni di idee, prediligiamo un album magari più breve ma che è espressione di quello che sentiamo in quel momento.
[Claudio Bianchi] Il nuovo album è il frutto del lavoro svolto in sala prove e in studio di registrazione (Elfo Studio, Tavernago, Piacenza) dalla primavera 2023 a inizio 2024 anche se in realtà un paio di brani (Too Far Gone! e Fading Away) hanno una genesi risalente a qualche tempo prima. Il periodo post pandemia, con tutte le limitazioni derivanti per l’attività live, ci ha dato la possibilità di concentrarci a fondo sui pezzi nuovi e a lavorare sull’amalgama del gruppo. Il titolo è tratto da una frase del romanzo Kafka on the Shore dello scrittore giapponese Haruki Murakami: “E poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta.” Ci sono sembrati il titolo e l’introduzione perfetti per un album che vede la luce dopo il difficile momento della pandemia con le vicissitudini che, come tutte le band, abbiamo passato durante quel periodo, unitamente a cambi di formazione e problematiche personali che in più di un modo hanno segnato il nostro percorso. L’album è inoltre dedicato in particolar modo al nostro caro amico Luigi “Betty Blue” Milani recentemente scomparso e pianto da una intera comunità di musicisti, studenti e compagni di avventure.
5. Come mantenete l’energia e la motivazione durante lunghi tour?
[Claudio Bianchi] Abbiamo un repertorio molto vasto, per cui cerchiamo di ruotare più brani possibile, cercando anche di mantenere spazi di improvvisazione. Le set-list bloccate ci mettono una certa ansia... La nostra scaletta cambia in continuazione da concerto a concerto.
6. Cosa possiamo aspettarci dal vostro prossimo album?
[Claudio Bianchi] Chi lo sa... Abbiamo radici profonde e riconoscibili, ma non intendiamo precluderci nulla.
Certo non suoneremo di colpo come i Pet Shop Boys, ma credo che qualche “indizio” sulla direzione che
seguiremo, si possa già cogliere in “And Once The Storm Is Over...”.
2. Avete collaborazioni in programma con altri artisti?
[G. Fabrizio Defacqz] Un nostro sogno nel cassetto sarebbe quello di collaborare con una orchestra su delle versioni riarrangiate di un po’ di nostri brani, ma credo sarà un “parto” lungo, dato che I costi di un’operazione del genere non sono trascurabili.
7. Quali sono i vostri obiettivi a lungo termine come band?
[Luca Sabia] Prima o poi La Musica tornerà, anche quella dal vivo. Quando accadrà, vogliamo esserci.
8. Quali sono i vostri piani per il prossimo anno?
[Claudio Bianchi] Concerti a bizzeffe, speriamo. Di certo nel 2025 saremo nel pieno della stesura del nuovo album.
9. Qual è stato il momento più significativo della vostra carriera?
[Claudio Bianchi] Qualche anno fa abbiamo avuto la possibilità di condividere il palco con Ian Paice, batterista dei Deep Purple. Persona straordinariamente “down to earth” nonostante non sia sprecato l’appellativo di “leggenda”. Speriamo di ripetere presto.
Recensione a cura di Drew
L'ultimo lavoro discografico dei Nagual, intitolato "And Once the Storm is Over", rappresenta una tappa fondamentale nella loro evoluzione artistica e musicale.
Questo album, ricco di sfumature e di emozioni, si apre con la traccia omonima, una breve intro dalle sonorità misteriose e sognanti, capace di trasportare l'ascoltatore in un viaggio sonoro avvolgente. La scelta di un'apertura strumentale evidenzia subito l'intento della band di esplorare territori musicali più complessi e affascinanti, creando un gioiello sonoro di grande spessore.
La seconda traccia, "Going Nowhere", si presenta come un pezzo energico e trascinante, caratterizzato da un ritmo deciso e martellante. Qui, il riff di chitarra e la base ritmica marciano senza sosta, conferendo alla voce un vigore e una giusta aggressività che rendono l'esperienza d'ascolto di forte impatto. I testi parlano della sensazione di essere bloccati e senza direzione, un tema universale che risuona profondamente con l'ascoltatore, amplificato dalla potenza sonora del brano.
Proseguendo, "Fading Away" si distingue come una bellissima ballata dal sapore malinconico, in cui la band esplora il tema della perdita e del distacco.
Le strofe melodiche si intrecciano a un ritornello con un forte gancio, capace di catturare l'attenzione in modo immediato. Il gioco di assoli di chitarra e Synth, arricchisce il brano di un colore e calore unico, culminando in un finale di grande impatto, dove una melodia strumentale si fonde con le voci degli artisti, regalando atmosfere sognanti e contemplative.
Con "Too Far Gone", la band si avventura in un mix di synth funk e rock, presentando una performance vocale eccellente che rende questo brano uno dei più apprezzati dell'album.
L'intro spettacolare, con un riff di chitarra ipnotico, cattura l'attenzione fin dalle prime note. Le strofe e il ritornello, di forte impatto e molto orecchiabili, si alternano in un sapiente mix di assoli tra chitarra e tastiere, dimostrando la versatilità e la creatività dei Nagual.
La traccia "Life Kills You" contrasta con il titolo, presentandosi come un inno alla vita e alla rivincita personale. I testi ispirano a vivere pienamente e a superare le difficoltà, mentre la musica regala sonorità dinamiche, sostenute da una base ritmica marcata e da un riff di chitarra di grande impatto. Il ponte, che addolcisce il sound in maniera inaspettata, prepara l'ascoltatore a un rilancio del brano a tutta forza, creando un momento di intensa emozione.
"Where Memories Are Blind" si presenta come una ballata intrisa di sentimento, in cui gli strumenti e la voce creano un sound onirico e affascinante. Le tastiere giocano un ruolo fondamentale nell'intro, creando uno spazio armonico in cui gli altri strumenti si integrano con eleganza. L'assolo di chitarra, pur breve, è intenso e significativo, mentre il ritornello si distingue per la sua orecchiabilità, capace di rimanere impresso nella mente dell'ascoltatore.
In "Wildfire", la band si scatena in un sound rock/blues curato nei minimi dettagli, dove ogni elemento contribuisce a creare un'atmosfera travolgente. Il riff di chitarra è di grande presa, mentre la performance vocale si eleva su un turbine sonoro che avvolge l'ascoltatore. La sezione finale, arricchita da un assolo di sax, aggiunge un tocco magico e dinamico, dimostrando la capacità della band di sorprendere e coinvolgere.
Infine, "Waterwall" celebra il potere femminile, associato all'acqua come forza vitale primordiale. Il brano mescola elementi di rock e atmosfere eteree, presentandosi con una base ritmica e melodica ben strutturata, arricchita da un sapiente uso dei synth. Questo mix di sonorità crea un sound a dir poco unico, confermando ulteriormente la maestria compositiva dei Nagual.
In conclusione, "And Once the Storm is Over" si rivela un vero e proprio capolavoro, sia dal punto di vista compositivo che per gli arrangiamenti. La capacità della band di creare musiche di alto spessore musicale li colloca a un livello sopraelevato nella media delle band dell'underground nazionale. La produzione, curata nei minimi dettagli, permette a ogni strumento di trovare la propria giusta collocazione in un perfetto equilibrio armonico. Questo album merita di essere ascoltato con attenzione, e viene promosso con il massimo dei voti. Consigliamo vivamente di immergersi in questa esperienza musicale, che non mancherà di lasciare un segno profondo nel cuore di chi ascolta.
Biografia
La band rock italiana NAGUAL, proveniente dalla provincia di Piacenza, è attiva dal 2006 ed è attualmente composta da 6 membri che hanno fatto parte della scena rock di Piacenza e Pavia per decenni. Finora hanno pubblicato 5 album. Offrono brani originali dalla loro discografia e, quando necessario, cover di canzoni rock degli anni '70, '80 e '90. Le loro principali influenze includono: Led Zeppelin, Black Sabbath, Deep Purple, Whitesnake (dal '78 al '93), Soundgarden, Temple of the Dog, Alice in Chains e in generale il Rock/Blues/Progressive degli anni '70 e il Grunge degli anni '90.
Debutto nel febbraio 2017 con l'album "Tat Tvam Asi" e il video "Let It Go" diretto dal regista finlandese Teemu Nikki.
Luglio 2018 - Pubblicazione di "Naked Roots", EP registrato dal vivo presso Elfo Studio, contenente due brani originali "My Own Two Demons" e "Let It Go" rivisitati acusticamente insieme a due cover unplugged di "Child of Babylon" (Whitesnake) e "Diamonds and Rust" (Joan Baez).
Dicembre 2019 - Pubblicazione del singolo "Above the Clouds" e del relativo video, che anticipa l'uscita del nuovo album.
Marzo 2020 - Pubblicazione del CD e in formato digitale "A Glass Full of Karma".
Febbraio 2022 - Pubblicazione del singolo "Too Far Gone" e del relativo video musicale.
Aprile 2022 - Pubblicazione del nuovo EP in formato CD "Too Far Gone" contenente il nuovo singolo e tre brani dal vivo registrati a maggio 2021 ("Above the Clouds", "Upside Down" e "Ozymandias").
Maggio 2023 - Pubblicazione su tutti i digital store del singolo "Fading Away" e del relativo video girato dal regista finlandese Teemu Nikki. Il singolo è il primo estratto dal prossimo album.
Marzo 2024 - Pubblicazione del nuovo album in formato CD, vinile e digitale "And Once The Storm Is Over..." insieme al video "Waterwall".
Formazione della Band:
Luca Sabia (Voce e Chitarra)
Davide Belfiglio (Chitarra)
Giulio Armanetti (Basso)
Claudio Bianchi (Batteria)
G. Fabrizio Defacqz (Tastiere e Voce)
Sara Battisteri (Voce)
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